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Sindrome del colon irritabile

Ermina Giordano

Ermina Giordano

Psicologa – Psicoterapeuta

Esperta in EMDR e Mindfulness

Catia Cecchini

Catia Cecchini

Esperta di alimentazione naturopatica

e tecniche complementari in medicina orientale.

La sindrome del colon irritabile è una comune disturbo gastrointestinale che può compromettere la qualità della vita, è caratterizzata da dolore addominale e alterazione della funzione intestinale ed è diffusa soprattutto tra le donne. Ad oggi non esiste una causa precisa che scatena questa sindrome, si riscontrano alcune vulnerabilità genetiche ma anche una disfunzione della motilità intestinale e una certa sensibilità alimentari. La ricerca ha dimostrato come anche fattori psicosociali sono correlati a tale disturbo, per esempio uno stile di attaccamento insicuro ansioso/evitante, soggetti con pensiero catastrofico e convenzione negative sul dolore, difficoltà nel riconoscere i propri stati emotivi, lo stress.

Lo stress viene ritenuto il principale fattore di rischio nella sindrome del colon irritabile: quando le pressioni o le richieste sono eccessive (alti livelli di stress) o si protraggono nel tempo (stress cronico), nell’organismo si verificano alterazioni fisiologiche che possono compromettere il benessere psicofisico. Uno stress sociale può essere rappresentato dalle difficoltà lavorative, ritmi di lavoro pressanti, difficoltà economiche, difficoltà relazionali. Stressor interni invece possono essere identificabili in situazioni quali una modalità di pensiero catastrofica, un’emozione spiacevole, tendenza alla rimuginazione, stati di ansia o anche un lutto.

Chi soffre della sindrome da colon irritabile tende ad orientare la propria attenzione sulle normali sensazioni derivanti dalla motilità intestinale e ad interpretarle come segnale di innesco di un imminente attacco di colite. Dunque l’eccessiva focalizzazione sui sintomi gastrointestinali e la tendenza alla catastrofizzazione portano ad una escalation di paura e ansia che porta ad una peggioramento dei sintomi, ciò induce la persona a mettere in atto comportamenti disfunzionali (di evitamento) che riducono la qualità della vita e rinforzano il disturbo.

Graficamente possiamo rappresentare questo funzionamento come il seguente circolo vizioso:

sindrome colon irritabile grafico

Il trattamento prevede di agire sia su aspetti più propriamente fisici che su aspetti cognitivi ed emotivi. Per iniziare si parte dalla riduzione dello stress, in quanto lo stress incrementa i sintomi gastrointestinali, e questo è sicuramente il primo passo per interrompere indirettamente il circolo vizioso di questa sindrome. Ridurre lo stress, significa agire sulla routine e sull’attività quotidiana, quindi avere una corretta igiene del sonno, una sana e consapevole alimentazione, la pratica dell’attività fisica, l’aumento del divertimento e il rilassamento.

Per quanto riguarda gli aspetti più cognitivi bisogna modificare i fattori cognitivi di innesco e/o mantenimento del disturbo, a partire dalla tendenza al pensiero disfunzionale e alle preoccupazioni che portano a distorsioni cognitive che influenzano le nostre emozioni e i nostri comportamenti.

La sindrome del colon irritabile può diventare un disturbo molto invalidante nella vita quotidiana, soprattutto quando può portare a comportamenti di evitamento e limitazioni nella quotidianità, pertanto non va sottovalutata ed è giusto ricorrere al sostegno sinergico di professionisti per evitare una cronicizzazione con forti ripercussioni sul proprio benessere.

(Dott.ssa Erminia Giordano Psicologa – Psicoterapeuta. Esperta in EMDR e Mindfulness

Indirizzi: Via Gualdrada, 1 Firenze e Via Donizetti, 24/a Scandicci Tel. 333 275 84 64 )

Come ha spiegato bene la dottoressa Giordano per ridurre lo stress

bisogna:

  1. avere una corretta igiene del sonno.
  2. una sana e consapevole alimentazione.
  3. la pratica dell’attività fisica.

Partiamo dallo sport

Il naturopata si occupa dell’educazione psicofisica anche attraverso uno sport, o una disciplina definiti gli sport della natura.

Degli sport della natura avremo modo di approfondire l’argomento nel prossimo articolo “SPORT E MENTE”.

Uno sport adatto per lo stress è lo yoga.

Inoltre dobbiamo sempre ricordare che “Un naturopata olistico, il quale si occupa, per definizione, di benessere e di miglioramento della qualità della vita delle persone, non può non praticare e suggerire la pratica di tecniche di rilassamento, di respirazione e di benessere le quali devono diventare un’ abitudine quotidiana, quasi” fisiologica”.

Lo yoga fa bene e fa sentire meglio, indipendentemente da cosa possa emergere da sperimentazioni scientifiche o cliniche: essa è una una pratica completa che offre tutti i tipi di benefici per la salute mentale e fisica” Alcuni, come una maggiore flessibilità, sono chiaramente evidenti. Altri, inclusa la chiarezza mentale e la riduzione dello stress, possono essere più sottili ma altrettanto potenti. Quando sono messi insieme, tutti i benefici che seguono contribuiscono ad aumentare la sensazione di benessere, il che aiuta a spiegare perché così tante persone trovano lo yoga così importante nella loro vita.”

(tratto da yoga per benessere…ENSA, HSA, SENDO)

Alimentazione consapevole non si basa su un principio dietetico ma naturopatico.

Quindi gli alimenti devono essere ricchi di bioenergia donata dal sole, di forza eterica, genuini, non manipolati, inoltre conta molto l’abbinamento e il temperamento personale.

Il complesso sistema nervoso di cui ogni individuo è dotato si aziona sulla base di particolari processi biochimici, che per funzionare necessitano di certi nutrienti, e certi antiossidanti.

I nutrienti sono tutti indispensabili e devono essere presenti tutti; questi sono: Proteine, Sali Minerali, Vitamine, Zuccheri, Fito-molecole etc.

importanti per lo stress sono: magnesio, manganese, contiene vitamine B1, B2, B3, la nicotinamide, il pantotenato e vitamina K, beta carotene, che è il precursore della vitamina A.

ricordiamoci che tutte le vitamine sono il frutto dell’energia del sole, prima esiste una controparte eterea-chimica e dopo la materia.

Prima esiste l’energia di un’ alimento, questa energia viene ceduta all’organismo sotto forma di bioenergia, e chimica. Il nostro organismo è un trasformatore bio-energetico.

e con le vitamine sono la nostra forza viva.

Nell’alimentazione naturopatica la vibrazione e la frequenza delle vitamine sono un’aspetto molto importante.

Prima viene individuata la frequenza del soggetto, il suo temperamento e dopo viene consigliata l’alimentazione consapevole naturopatica cioè un’armonia combinata di alimenti come una melodia di frequenze, suoni e colori.

Colore Giallo – Arancione: flavonoidi e vitamina c, carotenoidi.

Arance, limoni, pompelmi, melone, albicocche, pesche, nespole, carote, zucca, peperoni, mais, mandarini.

Colore Rosso: licopene e antocianine.

Pomodori, ravanelli, rape, barbabietole, peperoni, anguria, arance rosse, fragole, ciliegie.

Colore Verde: carotenoidi, magnesio, vitamnaC, acido folico, luteina, clorofilla.

Cavoli, cicoria, cetrioli, lattuga, prezzemolo, zucchine, kiwi, uva bianca, carciofi, broccoli, basilico, bieta, asparagi, rucola.

Colore Bianco: polifenoli, flavonoidi, potassio, selenio, vitamina C

aglio, cavolfiore finocchio, pere, porri, sedano, mele, funghi.

Colore Blu – Vuola: Vitamina C, mangesio, potassio, antocianine, carotenoidi.

Fichi, frutti di bosco, prugne, uva nera, melanzane, radicchio.

Il colore rosso ha una frequenza di 400-484 Thz e una lunghezza d’onda di 620-750nm

Il colore giallo ha una frequenza di 508-526 Thz e una lunghezza d’onda di 570-590 nm

Il colore arancione ha una frequenza di 484-508 Thz e una lunghezza d’onda di 590-620 nm

il colore verde ha una frequenza di 526-606 Thz e una lunghezza d’onda di 495-570 nm

il colore blu ha una frequenza di 631-668 Thz e una lunghezza d’onda di 450-475 nm

il colore violetto ha una frequenza di 668-789 THz e una lunghezza d’onda di 380-450 nm.

Per una corretta igiene del sonno può aiutare la floriterapia

Le essenze energetiche sono fatte a partire da pura acqua di fonte, o acqua naturale magnetizzata che funge da solvente e da trasportatore dell’informazione contenuta nel soluto.

Insieme all’acqua fonte di energia c’è anche la scelta di un distillato che oltre ad avere il compito di conservare il prodotto aiuta l’acqua a conservare la sua memoria.

natura

Il contatto con la natura è di fondamentale importanza.

Fare esercizi all’aria aperta respirando aria fresca ed energia aiuta il benessere psicofisico, come socia sostenitrice della Medicina Forestale consiglio sempre fra le tecniche Naturopatiche la tree therapy per combattere lo stress psicofisico.

Il concetto di “medicina forestale”, nasce in Giappone, un luogo magico con un paesaggio unico al mondo.

Molto importate per questo paese è la festa dedicata ai fiori e alla natura.

La festa giapponese più sentita è quella che si celebra quando i fiori sbocciano, la luna è luminosa e quando le lucciole si moltiplicano.

Il buddismo e lo shintoismo, considerano le foreste magiche.

Per i buddisti Zen le Scritture sono scritte nel paesaggio.

Nello Shintoismo gli spiriti non sono separati dalla natura ma sono con tenuti da essa. Gli spiriti sono negli alberi, nella brezza, nel torrente, nell’acqua nella cascata, nelle rocce.

Per combattere lo stress dobbiamo amare, divertirsi, cercare una evoluzione anche interiore intima spirituale, coltivare una passione, suonare uno strumento musicale, ballare, fare teatro, ridere, essere felici………….

articolo scritto in collaborazione con la Dott.ssa Ermina Giordano per contatti e info : Ermina Giordano Psicologa Psicoterapeuta Esperta in EMDR e Mindfulness

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