Vai al contenuto

La psicosomatica in psicologia

Questa è la prima parte scritta dalla Dott.ssa Erminia Giordano, che approfondisce l’argomento dei disturbi psicosomatici dal punto di vista psicologico. Tuttavia, la psicosomatica offre anche un’interessante prospettiva dalla medicina naturopatica a tali disturbi. Pertanto, nella seconda parte di questo articolo, avremo l’opportunità di esplorare l’approccio naturopatico . La seconda parte, intitolata ‘La psicosomatica nella medicina naturopatica‘, sarà pubblicata nel prossimo articolo dalla naturopata-iridologa Catia Cecchini

La psicosomatica delle emozioni inespresse

La psicosomatica è il campo della patologia che sta tra la psicologia e la medicina e si occupa della relazione tra mente (psiche) e corpo (soma). I disturbi psicosomatici sono vere e proprie malattie organiche, aggravate da fattori emozionali, vengono a crearsi a partire da interazioni di problematiche fisiologiche, psicologiche, psicosociali e ambientali.

Corpo e mente sono strettamente connessi, a differenza di quello che si è pensato per molto tempo, questo perché l’essere umano è l’insieme di queste due parti, una influenza l’altra, quindi una problematica può manifestarsi come sintomo fisiologico e/o come malessere psicologico. Quando una persona si trova in una situazione di difficoltà, questa la maggior parte delle volte è causata da un insieme di fattori che si intrecciano tra loro. Un disturbo psicosomatico, quindi, può essere considerato come la risposta fisica ad un disagio psicologico.

La sintomatologia psicosomatica può generare da situazioni di stress emotivo, ansia patologica, paura costante o forti preoccupazioni legati ad eventi di vita, e può manifestarsi in varie parti del corpo:

rappresentazione psicosomatica delle emozioni inespresse : emicrania, dermatite, Insonnia, Deficit immunitari, squilibri ormonali, dolori cronici, ipertensione, problemi digestivi, prurito
  • Apparato cardiocircolatorio, come tachicardia, aritmia;
  • Apparato respiratorio per esempio iperventilazione, dispnea;
  • Apparato urogenitale con disturbi di minzione, disturbo di eiaculazione precoce;
  • Sistema cutaneo con disturbi come acne, psoriasi, sudorazione eccessiva;
  • Sistema muscolo scheletrico per esempio cefalea, stanchezza cronica, fibromialgia.

Tra i fattori di rischio che possiamo riconoscere nello sviluppo di problematiche psicosomatiche ritroviamo il temperamento, la personalità, lo stress psicosociale, gli eventi di vita e i disturbi psicologici sottostanti.

È importante sottolineare che avere un problema psicosomatico non significa avere un problema immaginario, il dolore fisico che si prova è reale e come tale va trattato. Spesso la persona fa fatica a capire se si trova di fronte ad un problema fisico o a qualcosa di più complesso ed inevitabilmente legato ad una situazione emotiva compromessa. Si trova quindi in un momento di stress e di malessere, al quale non riesce a dare un nome o una definizione precisa, che gli crea inevitabilmente ancora più ansia e stress.

Le persone che soffrono di tali disturbi tendono ad essere eccessivamente focalizzate sui sintomi fisici, trascorrendo molto tempo a rimuginare sul loro malessere, sono eccessivamente preoccupate per il loro stato di salute, senza contemplare alcuna possibilità di miglioramento. Ciò avvilisce il soggetto che si rassegna alla sua malattia o al suo dolore, rinunciando a molte attività quotidiane.

Spesso queste patologie non rispondono ai soliti trattamenti farmacologici, si rende quindi necessaria l’integrazione con altri tipi di discipline, che non agiscono solo ed esclusivamente sul corpo ma che integrano al meglio aspetti somatici e psichici.

Un approccio che prevede una visione unitaria dell’organismo umano e un’azione complementare sul corpo e sulla mente è tipico di alcune medicine alternative, come la medicina cinese, la naturopatia, la medicina ayurvedica che, hanno mostrato effetti benefici sulla sintomatologia psicosomatica, mirando, anche in modo preventivo, a ristabilire l’equilibrio all’interno del corpo.

In situazioni di patologia conclamata, però, si rende necessario affrontare un percorso verso il riconoscimento delle cause emotive, cognitive e relazionali sottostanti al sintomo fisico manifestato. Il lavoro psicologico permette di leggere il sintomo psicosomatico alla luce della storia relazionale del paziente e di trovare il significato di quel sintomo.

In questo la psicoterapia cognitivo-comportamentale si è mostrata molto efficace in quanto combina l’intervento su comportamenti specifici, andando a modificare le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni ad esso, e l’intervento cognitivo, andando a individuare e ristrutturare i pensieri ricorrenti e l’interpretazione della realtà che porta alle reazioni fisiche, emotive e comportamentali che creano disagio. Inoltre, l’utilizzo di trattamenti basati sulla mindfulness permette di far sperimentare alla persona una consapevolezza di sé più globale, integra e libera, che abbraccia la consapevolezza del corpo e quindi del proprio sentire.

In generale, è stato dimostrato quanto sia efficace lavorare su aspetti psicologici quali: riconoscere, comprendere e saper gestire le proprie emozioni; sostituire i pensieri disfunzionali con pensieri più adeguati; diminuire l’attenzione focalizzata sui sintomi e il rimuginio; individuare in modo consapevole i propri bisogni e i propri valori.


Dott.ssa Erminia Giordano Psicologa – Psicoterapeuta. Esperta in EMDR e Mindfulness

Indirizzi:

telefono: (+39) 333 275 84 64