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Medicina delle pietre preziose di Santa Ildegarda

santa Ildegarada

l libro di Santa Ildegarda “Physica” descrive le virtù, le pietre preziose sono le apparizioni luminose del quarto giorno di creazione.

Nessun albero fiorisce senza la forza di fiorire, nessuna pietra può fare a meno della verde umidità, nessuna creatura esiste senza questa proprietà; anche l’eternità vivente non può fiorire senza questa forza”

Hildegard Von Bingen

I più antichi sistemi terapeutici esistenti utilizzati dall’umanità per la salute e il benessere sono chiamati Medicina Tradizionale o Medicina Complementare e Alternativa, tra cui l’Ayurveda, Naturopatia, Medicina Tradizionale Cinese e Giapponese.

Le tracce di un approccio naturopatico si trovano nella notte dei tempi e richiamano alla mente illustri personaggi come Ippocrate, Imothep, Paracelso e Ildegarda Von Bingen.

Chi era Hildegard Von Bigen ?

Hildegard Von Bingen, conosciuta anche come Santa Ildegarda nasce ad una ventina di chilometri da Mainz, decima e ultima figlia di Ildelberto e Matilda Vermessheim, signori di Bermersheim, in Renania, e morì ottantunenne nel 1179.

Adolescente decise di prendere il velo pronunciando i voti dell’Ordine benedettino, molto studiosa, si appassiona ai testi medioevali di San Dionigi l’Areopagita e Sant’Agostino.

Nel 1147 Ildegarda ricevette un altro riconoscimento importantissimo: Papa Eugenio III, che presiedeva un sinodo a Treviri, autorizzò la mistica a scrivere le sue visioni e a parlarne in pubblico.

Da quel momento il prestigio spirituale di Ildegarda crebbe sempre di più, tanto che i contemporanei le attribuirono il titolo di “profetessa teutonica”.

Scrisse molti trattati dove colloca la medicina in un ambito cosmico. La medicina che lei proponeva univa conoscenza e intuizione. Ildegarda era filosofa della religione, della medicina e della musica, pur non avendo studiato musica compose circa settanta melodie che testimoniano il suo grande talento, si tratta di musica meditativa per sviluppare una vita interiore.

Ildegarda amava la cristalloterapia, amava le gemme e le pietre studiava la loro formazione ed il loro utilizzo come strumenti di benessere.

Secondo Ildegarda le pietre preziose traggono origine da fuoco e acqua e per questo contengono calore e umidità, e possiedono quelle energie benefiche che possono aiutare l’uomo.

Il colore di una pietra

Il colore di una pietra è dato dalla presenza di metalli come il cromo, il rame, il ferro, il manganese, il cobalto, il nickel che assorbono determinate frequenze ecco perché c’è un detto antico che diceva che i metalli erano chiamati “cromofori “ dal greco “chroma” colore e “phoros” portatore.

Il minerale può essere presente in tracce, o totale nella sua formula chimica. Gli elettroni liberi del minerale possono assorbire l’energia luminosa assumendo colori cromatici, se viene assorbito l’intero, il minerale avrà una colorazione scura esempio il quarzo affumicato.

Se hanno una striscia bianca è prodotta dall’attività degli elettroni liberi il calore fa scomparire la colorazione perché aumentando la temperatura aumenta la vibrazione degli atomi che compongono il reticolo cristallino e gli elettroni liberi ritornano al loro posto.

Se nella pietra abbiamo un inclusione di acqua e gas allora si può modificare il colore esempio ai gas si abbinano le tonalità argento e oro, all’acqua le tonalità multicolori. Ogni elemento esterno che disturba il reticolo cristallino può far variare il colore. Il reticolo cristallino e la struttura di base, l’ossatura di una pietra, di un cristallo.

Un cristallo è un oggetto solido costituito da atomi, molecole e/o ioni aventi una disposizione geometricamente regolare, che si ripete indefinitamente nelle tre dimensioni spaziali, detta reticolo cristallino o reticolo di Bravais.

Il cristallo è una formazione minerale solida che ha una disposizione periodica e ordinata di atomi ai vertici di una struttura reticolare, il reticolo cristallino; la presenza di tale organizzazione atomica conferisce al cristallo una forma geometrica definita.

Le sostanze minerali si classificano in:

METALLI: alluminio, antimonio, berillio, calcio, cromo, ferro, oro, potassio, cobalto, rame, litio, magnesio, manganese, sodio, nichel, argento, titanio, vanadio, bismuto, zinco, stagno, zirconio. BASICI.

NON METALLI: boro, cloro, fluoro, carbonio, fosforo, ossigeno, zolfo. ACIDI.
METALLOIDI: silicio

Tutta la chimica è retta dal legame di questi acidi o non metalli e questi basici o metalli perché la loro unione forma i SALI.

Ogni cellula ha una sua frequenza, emette e irradia un onda elettromagnetica, eterica, emozionale, mentale.

La tomografia assiale utilizza i campi energetici dell’organismo per realizzare rappresentazioni tridimensionali degli organi interni, ma possiamo spingerci oltre, le cellule assorbono ed emettono frequenze colorate.

Gli studi delle frequenze cellulari furono portati avanti dal biologo ed ingegnere Georges Lakhovsky, ma se facciamo un ragionamento chimico-fisico possiamo dedurre la frequenza cellulare, ed anche una frequenza colorata.

Esiste un colore chimico ed un colore energetico l’uno dipende dall’altro.

Un minerale può assumere un colore perché è in grado di assorbire alcune frequenze luminose. Questo accade per la presenza dei pigmenti che sono quasi sempre metalli e quindi possiedono una carica elettrica, oppure per elettroni liberi presenti nel reticolo cristallino, per la legge di risonanza e induzione possono assorbire e trasmettere determinate frequenze d’onda, captate dai nostri sensi.

Una pietra esposta al sole irradia calore: questo fenomeno è collegato alle radiazioni infrarosse, il moto degli elettroni rallenta e l’energia viene liberata sotto forma di calore.

Ogni pietra, cristallo e gemma ha una virtù, rappresenta una forza, un simbolo.

Il soggetto che indossa la pietra o il cristallo viene aiutato in modo simbolico ad acquisire questa forza.

Ametista

La parola Ametista deriva dal geco “Methy”, vino delizioso.

L’ametista molto apprezzata come pietra preziosa fa parte del gruppo degli ossidi e idrossidi, ha il sistema cristallino triangolare, durezza 7, facilmente riconoscibile per i suoi cristalli e il suo colore varia dal malva chiara, al porpora, al violaceo.

Messa ad una temperatura fra i 400 e 500°C. Diventa gialla, a 600°C. diventa simile alla pietra di luna. Le ametiste dai colori più belli vengono conservate ed utilizzate per diventare gemme preziose, intagliante in forme ovali, allungata o triangolare.

L’ametista simbolizza la spiritualità. Nel medioevo divenne la pietra per eccellenza dei vescovi e dei cardinali, diventò nel tempo una fra le principali pietre preziose. L’ametista si trova nel sud del Brasile, Uruguay, Messico, Russia, Namibia, Francia, Marocco.

Secondo Santa Ildegada, l’ametista ha il potere di allontanare serpenti e vipere. Come segno di buon auspicio, i vescovi portano un anello di ametista. Inoltre, l’ametista può essere trovata sul pettorale del Sommo Sacerdote ebraico e nelle fondamenta delle sacre mura della Gerusalemme celeste, nonché tra le dodici pietre di base.

L’ametista aiuta ad acquisire la padronanza di se stessi, saggezza astinenza, e protezione contro le persone ostili. S. Girolamo affermava che l’aquila mette un’ametista nel suo nido per proteggere i suoi aquilotti dai serpenti.

Le varietà cromatiche dei minerali e delle pietre preziose hanno sempre generato nell’uomo un fascino misterioso. I colori di uno smeraldo o una pietra preziosa rimangano eterni e non cambiano mai; come la scienza geometrica che caratterizza la loro struttura.

Andiamo ad analizzare l’origine dei colori che può essere minerale, vegetale, o animale, naturale o sintetica. Vedremo che i minerali hanno un ruolo fondamentale nella formazione dei colori.

La combinazioni di Sali forma colori diversi, tutto nasce da una composizione chimica, ma come sappiamo dietro alla chimica esiste una regola di base, la vibrazione energetica.

Per prima cosa andiamo ad analizzare la chimica negli articoli successivi analizzeremo la vibrazione di ogni sale.

  • Bianco di Spagna: viene preparato con il carbonato di calcio
  • Cinabro o Vermiglione: lo troviamo naturale sotto forma di cristalli, quello migliore viene dalla Cina. Meglio sarebbe trovare cristalli grezzi. Il cinabro è composto di solfuro di mercurio.
  • Nero di avorio: si ottiene facendo calcinare l’avorio.
  • Terra Verde: terra naturale composta da silicati ferrosi
  • Azzurro lapislazzuli: un colore bellissimo ricavato dalla stessa pietra.
  • Arancio cadmio: nel 1800 Stromeyer inventò questo pigmento di origine inorganica. Ottenuto dal solfuro di cadmio con una precipitazione di una soluzione acida di un sale di cadmio con idrogeno solforato, variando acidità e temperatura.
  • Bianco di piombo: conosciuto dal IV secolo a.C. utilizzato dai greci e dai romani, pigmento di origine inorganica minerale, è un carbonato basico di piombo, molto bianco e più resistente del bianco di zinco, solubile in acido nitrico.
  • Bianco di zinco: Usato dal 1700 in poi pigmento di origine inorganica minerale. L’ossido di zinco è ottenuto dai vapori dello zinco bruciato ad elevate temperature.
  • Blu cobalto: Nel 1802 il chimico francese Luis Jacques Thénard usando un pigmento naturale chiamato dai minatori tedeschi Kobolt. Ha origine dall’ossido di cobalto. Come colore ha una tonalità blu-violacea pallida, per ragioni di costo viene adulterato con l’oltremare, si altera con i colori a base di rame.
  • Blu di Parigi: nel 1704 Milori inventò questo pigmento di origine inorganica. È una miscela di ferro cianuro, ottenuto da sale ferrico con ferrocianuro di potassio, ha una tonalità rosso-violetto, calcinandolo diventa rosso.
  • Blu oltremare: nell’ antichità questo pigmento era sostituito con la polvere di lapislazzuli. Il blu oltremare è una composizione di silicato di alluminio e solfuro di sodio, usato in Arabia, Asia, Cina, Persia, Siberia. Il suo pigmento è azzurro con tonalità tendenti al viola chiare e scure.
  • Blu di Prussia: in origine si chiamava blu di Berlino scelto dalle uniformi dell’esercito Prussiano per questo motivo fu chiamato Blu di Prussia. Questo pigmento è composto di ferro, cianuro ferrrico-protocianuro e sesquiossido di ferro che si ottiene dal sale ferrico con ferrocianuro di potassio. Ha una tonalità tendente al rosso-violetto.
  • Caput Mortum: pigmento costituito da solfato di ferro e impurità ottenute da residui della distillazione di scisti piritosi nella fabbricazione dell’acido solforico. Molto utilizzato nel 1500 questo pigmento era conosciuto anche nel medioevo.
  • Giallo di Cadmio: questo pigmento fu inventato nel 1800 di origine inorganica, è un solfuro di cadmio più ossido di zinco che può avere varie tonalità; chiara, media, scura, limone ed arancio, si altera con coloro a base di piombo e in acido cloridrico.
  • Giallo di zinco: pigmento di origine inorganica, fu inventato nel 1800 da Vauquelin. Si forma aggiungendo una soluzione di bicromato di potassio ad una soluzione di solfato di zinco, da cui ne risulta un cromato basico di zinco e potassio.
  • Giallo indiano: Veniva utilizzato in Asia dal V secolo, e nel medioevo introdotto nell’occidente. È un pigmento di origine organico che inorganico animale e minerale. Origina dall’urina di vacca nutrita con foglie di mango che miscelata con precise proporzioni di allume di potassio, solfato di magnesio, Sali di ammonio, acqua e euxantato in ammoniaca diluita da origine a euxantato di magnesio, un pigmento dall’odore sgradevole.
  • Giallo di Napoli: pigmento di origine minerale, già gli Egiziani e gli Assiri lo usavano. Ha molte tonalità dal limone all’arancio, rossastro e verdastro. Si ottiene ossidando l’antimonio fuso in corrente d’aria aggiungendo 12 parti di antimonio, 8 parti di minio, 4 di ossido di zinco. Ne deriva un pigmento composto di antimonio basico di piombo, si altera con colori base di zolfo e ferro e in acidi.
  • Gomma Gutta: pigmento nominato già al tempo dei romani da Plinio. È di origine organica vegetale, composto da resine con tonalità giallo oro proveniente dalla Cambogia, in Europa fu utilizzato dal 1500, si ottiene con un tronco di albero l’Hanburji Morella della famiglia delle Garcine. La composizione della gomma gutta è formata dal 70% di resina di Gargina e dal 25% di resina, e 1% di gomma e oli essenziali.
  • Minio: pigmento di origine inorganica utilizzato da Greci e Romani nel medioevo per i manoscritti. È un tetrossido di piombo che si trova anche allo stato naturale, viene ottenuto sinteticamente riscaldando a 480° Sali di piombo o calcinando cerusa o carbonato basico di piombo. Il pigmento è di colore rosso scarlatto, alla luce scurisce a causa della formazione del biossido di piombo.
  • Nero di Avorio: I greci nell’età classica lo utilizzavano, si ottiene calcinando in assenza di aria frammenti di avorio, composto all’84% di fosfato di calcio, 6% di carbonato di calcio, 10% di carbone amorfo e carbone.
  • Nero fumo: conosciuto dagli Egiziani è di origine organica naturale e vegetale ottenuto dalla combustione completa di sostanze organiche ricche di carbonio. Composto dal 99% di carbonio elementare e amorfo, ossigeno, idrogeno, zolfo.
  • Nero vite: Conosciuto dai greci è di origine organica naturale e vegetale, ottenuto dalla calcinazione delle fecce di vino, ne risulta un carbone puro con piccole quantità di Sali di potassio e sodio.
  • Ocra gialla: Il colore più antico usato fin dalla preistoria, utilizzato dai Romani che lo chiamarono ochra usta ottenuta per calcinazione della terra gialla. Il nome ocra deriva dal greco Okhròs che significa “giallo”. Colore di origine inorganica e minerale, si tratta di una terra naturale , idrossido di ferro, che viene macinata, lavata e asciugata. Può essere chiara, media, scura, dorata e aranciata, calcinandola diventa rossa.
  • Rosso di Cadmio: Pigmento di origine inorganica minerale, inventato nell’ottocento, è un solfuro di cadmio si può ottenere partendo dal nitrato di cadmio dal quale con la soda Solvay si precipita il carbonato che si scalda con fiori di zolfo, oppure lo possiamo avere dal solfato di cadmio con solfuro sodico. Il pigmento varia dall’arancio chiaro al porpora, è incompatibile con colori a base di piombo, solubile in acido solforico e nitrico.
  • Rosso magenta: Un colorante creato nel 1859 in una località presso Milano, dal quale ha preso il nome; questo colorante è ottenuto dall’anilina.
  • Rosso Vermiglione: Dal latino “Vermiculus” piccolo verme, la cocciniglia un parassita delle piante da cui gusci essiccati si ricava un pigmento rosso vivo.
  • Terra di Kassel: Pigmento composto di ossido di ferro, sostanze organiche, ligniti e torba, può essere falsificato mescolando nero fumo e ocra gialla. Questo pigmento proviene da alcune regioni della Germania, Francia, Svezia, fabbricato mediante la calcinazione di terre bituminose.
  • Terra di Siena Bruciata: Pigmento antichissimo conosciuto fin dalla preistoria composto da ossidi di ferro, silicati argillosi, e impurità varie, si ottiene calcinando terra di Siena naturale.
  • Terra d’Ombra naturale: Utilizzato dai Greci, Egiziani, romani, queste terre si trovano allo stato naturale in molte zone dell’Europa e mediterraneo. Il suo pigmento bruno è di origine inorganica minerale naturale, composto di ossido silicato doppio di ferro e ossido di manganese, se calcinato diventa terra d’ombra bruciata.
  • Verde ossido di cromo trasparente: Fu inventato nel 1700 da Vauquelin, pigmento di origine inorganica minerale. Composto di sesquiossido di cromo idrato che si ottiene dalla calcinazione di una miscela di potassio con acido borico e zolfo.
  • Violetto di cobalto: Inventato nel 1800 è un pigmento inorganico e sintetico, composto da fosfato cobaltoso basico quello scuro, mentre arseniato di cobalto quello chiaro. Incompatibile con colori a base di rame e ferro.

Bibliografia:

Medicina delle pietre preziose di Santa Ildegarda, Dr. Gottfried H. e Dr. Wighard S. edizioni Segno.

L’arte di curare con le pietre Michael Gienger edizioni Crisalide

I dodici cristalli essenziali. Guida alla prevenzione e al trattamento dei disturbi più comuni di Michael Gienger edizioni Crisalide

Hildegard von Bingen di Sara Salvadori edizioni skira

Manuale della medicina di santa Ildegarda. Erbe medicinali e cereali per vivere in salute di gottfried hertzka, wighard strehlow edizioni mediterranee

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