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La Floriterapia e le essenze energetiche

floriterapia piante fiori e cristalli
scogliera mare

1.Che cos’è la floriterapia e come funziona

Nell’articolo precedente ho parlato dellidrologia e dell’energia dell’acqua, la floriterapia, si fonda sul principio analogico che si riconduce alla teoria della memoria dell’acqua.

Il principio è lo stesso che sorregge tutto l’impianto teorico dell’omeopatia, cioè l’acqua o un distillato (whisky, cognac, gin, brandy) sono un supporto materiale per veicolare informazioni immateriali energetiche.

Gli stimoli che vanno a colpire le molecole dell’acqua e del distillato assumerebbero una conformazione specifica per quel tipo di stimolo, o frequenza, o vibrazione, o suono.

Dei distillati ne ho già parlato in un articolo precedente come ad esempio dell’energia del whisky.

cristallo di vetro con riflesso di un albero

Le essenze energetiche sono fatte a partire da pura acqua di fonte, o acqua naturale magnetizzata che funge da solvente e da trasportatore dell’informazione contenuta nel soluto.

Insieme all’acqua fonte di energia c’è anche la scelta di uno dei distillati che ho citato prima che oltre ad avere il compito di conservare il prodotto aiutano l’acqua a conservare la sua memoria.

giardino piante grasse varie specie

Il fiore per vivere si è dovuto adattare ad ogni ambiente anche il più ostile, questo ha dato origine ad una sua propria personalità.

Ogni fiore, ogni pianta ha una sua particolare caratteristica, virtù, frequenza, e vibrazione energetica.

fiori di rosa in un palmo di una mano

L’essenza energetica veicola un messaggio, aiuta il soggetto a ritrovare un equilibrio perso.

Un equilibrio psicosomatico.

delle braccia tengono in mano un fiore giallo sullo sfondo di un prato di fiori gialli

Per la Floriterapia questo equilibrio è lo scopo dell’esistenza di ogni forma di vita come per l’antica medicina tradizionale cinese, giapponese, essena e ayurvedica.

fiori di lavanda

Nonostante la scienza ancora oggi sia molto critica nei confronti della floriterapia considerandola solo un effetto placebo, è uno dei metodi energetici più utilizzati da operatori nel settore del benessere, e dai naturopati, non per curare, ma per aiutare.

2.Chi era Edward Bach?

Spesso Bach viene considerato un amante della natura, sognatore, praticante di cose troppo misteriose.

Invece è stato un bravo medico, e grazie a lui la floriterapia è conosciuta in tutto il mondo.

Edward Bach nacque a Mosley, un piccolo villaggio del Galles, nei pressi di Birmingham, il 24 settembre del 1886.

Dal 1903 al 1906 Bach lavorò nella fonderia di ottone del padre come apprendista, dove ebbe modo di osservare le diverse malattie degli operai della fabbrica, che non potevano permettersi un’assistenza medica, e i conflitti dell’anima che ne derivavano.

fiori di bach

Presto il desiderio di aiutare il prossimo divenne sempre più forte sino a concretizzarsi nell’idea di una medicina a misura d’uomo, basata su rimedi semplici e alla portata di tutti.

All’inizio era combattuto se indirizzarsi verso la teologia o la medicina: alla fine si decise per gli studi medici anche se in pratica unì la medicina con una visione più interiore e spirituale.

Si laureò in medicina a Londra nel 1912, dopo il praticantato, si rese conto che la malattia doveva essere compresa, anziché combattuta.

vigneto

Quindi partì per un viaggio molto importate che lo portò a contatto con la cultura degli indiani d’America, dai quali apprese un approccio olistico, se pur pagano, alla malattia.

passerotto su un ramo d'albero

La sua esperienza con gli Irochesi lo indusse ad approfondire gli aspetti mistici e religiosi della salute e della malattia, per questo motivo studiò privatamente i testi sacri dell’ayurveda e quelli della antica medicina cinese.

girasole

Tornato a Londra era già celebre per delle conferenze scientifiche nelle quali raccontava le sue scoperte, divenne direttore del pronto soccorso del Royal Homeopatic Hospital, e poi diventò assistente nel reparto di batteriologia e immunologia.

tulipano

L’immunologia è diventata materia di studi obbligatoria per gli studenti della facoltà di medicina solo negli anni ’80, quindi cinquant’anni dopo la sua morte, da questo si comprende quanto fossero avanzati i suoi studi e le sue ricerche.

Grazie alle sue scoperte si potè comprendere il meccanismo di addestramento dei linfociti nel timo, e il ruolo della dimetilglicina e dell’enzima glutatione perossidasi nell’azione metabolica di GALT e MALT nell’intestino.

Furono delle importanti scoperte scientifiche .

timo

3.Cosa sono le essenze energetiche? come funzionano?

Lo studio delle essenze energetiche presuppone la piena consapevolezza della natura dell’essenza stessa, la quale è contemporaneamente di tipo particellare e vibrazionale.

vaso di fiori

3.1 il principio particellare

I rimedi che seguono il principio particellare o molecolare sono quelli che agiscono in base a conoscenze scientifiche basate su sperimentazioni di tipo biochimico, nei quali l’effetto terapeutico si produce a livello metabolico e organico in quanto determinate molecole (e le loro particelle subatomiche, naturalmente) vengono inserite allopaticamente all’interno dell’organismo per combattere l’azione di altre molecole considerate dannose, tossiche o causa di sofferenza.

3.2 il principio vibrazionale

I rimedi che seguono il principio vibrazionale sono tutti quelli che hanno una carica energetica donata dalla natura, dal sole. Una vibrazione, una frequenza, un’energia, una nota, un colore, un suono, una virtù, una forza eterica. Questa energia della pianta, o fiore, funziona quando modifica l’aspetto psicofisico del soggetto grazie anche alla consapevolezza del soggetto stesso, che assume i rimedi energetici volontariamente, conoscendo il loro significato simbolico e non magico. Il soggetto si identifica nella virtù del fiore, o della pianta, e assorbe l’essenza energetica custodita dal preparato.

Quindi le essenze energetiche sono rimedi che hanno entrambi questi principi, ovviamente la scienza ufficiale non riconosce tutto questo.

rosa

Alla base della floriterapia di Bach è il soggetto a partecipare attivamente al processo di cambiamento, inoltre segue il principio secondo il quale, per aiutare una persona, devono essere prese in considerazione soltanto le sue emozioni e la sua personalità.

Il fiore sarebbe in grado di dare il via al processo di trasformazione dell’emozione stessa, con una conseguente scomparsa del sintomo fisico, essendo quest’ultimo ritenuto il disturbo finale di un disagio originatosi a un altro livello molto più profondo.

Secondo Bach la malattia all’origine non è materiale bensì il risultato di uno squilibrio psicofisico.

Questo squilibrio non viene ascoltato e con il tempo genera un sintomo nel corpo fisico, causando dolore, sofferenza, problemi sociali e relazionali.

tulipano

Secondo Bach la malattia del corpo, come la conosciamo noi è un prodotto terminale, uno stadio finale di qualcosa di molto più profondo.”

Bach sostiene che a presiedere ogni disturbo fisico ci sono paure, aspetti psicologici, emozioni represse; tutto dipende dalla mente, guarendo la mente e l’anima anche il corpo guarisce.

All’inizio Bach identificò trentotto rimedi floreali, corrispondenti ad altrettanti tipi di emozione, la cui “energia” entra in vibrazione con l’energia umana ed è in grado di trasformare l’emozione stessa.

I Fiori di Bach non sono dei sostituti dei farmaci convenzionali, sono dei rimedi complementari, questo è importante capirlo, chi utilizza i fiori di Bach non deve interrompere nessuna cura, nessuna medicina e nessun trattamento medico.

I fiori non tendono ad eliminare l’emozione, i fiori la trasformano al fine di rendere migliore e più armonico il soggetto.

Essi non attaccano la malattia, ma pervadendo il nostro corpo con le stupende vibrazioni della nostra natura più alta, alla cui presenza la malattia si scioglie come la neve alla luce del sole.”( Edward Bach )

fiori di ciliegio

I primissimi fiori scoperti da Bach furono i cosiddetti “12 Guaritori”, che il medico gallese iniziò prontamente a sperimentare prima su se stesso e poi sui suoi pazienti; gli altri 26 vennero scoperti poco tempo dopo.

Deriso dai suoi colleghi ed ostacolato dalle istituzioni decise di lasciare la professione di medico e dedicarsi all’aiuto del prossimo con i suoi fiori in un piccolo paese immerso nella natura.

Bach consigliava di cogliere i fiori nel periodo di massima fioritura e nelle prime ore del mattino di un giorno assolato.

Il fiore doveva essere integro, dopo colto veniva posto in una ciotola d’acqua di sorgente ricca di energia, e messo nel campo dove era stato raccolto.

L’altro metodo, detto della bollitura, consisteva nel far bollire le gemme o i boccioli sui propri rametti.

rose arancioni

Oltre ai Fiori di Bach esistono centinaia di essenze energetiche.

Esempio:

Fiori Africani, Fiori Alaskani, Fiori dell’Amazzonia, Fiori Americani, Fiori Argentini, Fiori dell’Arizona, Fiori Australiani (Bush), Fiori di Bachmann e Turner, Fiori Australiani, Fiori di Bailey, Fiori delle Bermuda, Fiori Brasiliani, Fiori Californiani, Fiori Canadesi, Fiori delle Canarie, Fiori del Centroamerica Fiori Cileni, Fiori della Costarica, Fiori di Findhorn (Scozzesi), Fiori Francesi, Fiori Greci, Fiori Hawaiani, Fiori Himalayani, Fiori Indiani, Fiori Islandesi Waterfall, Fiori Italiani, Fiori Kauai, Fiori Olandesi, Fiori Orchidee, Fiori della Patagonia, Fiori Peruviani, Fiori Sardi, Fiori Siciliani, Fiori Spagnoli, Fiori Sudafricani, Fiori Sudamericani, Fiori Tedeschi, Fiori dell’Uruguay, Fiori del Vermonth.


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